L'intolleranza al glucosio è un tipo di intolleranza che può essere chiamata anche disglicemia. Questa condizione colpisce le persone a rischio di sviluppare il diabete e anche quelle che già ne soffrono. Inoltre, le persone intolleranti al glucosio hanno anche un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari.

Questi dati preliminari ci permettono già di concludere che essere intolleranti al glucosio può causare gravi problemi se l'intolleranza non viene trattata adeguatamente.

Per aiutarvi a capire cos'è l'intolleranza al glucosio e come diagnosticare e trattare questa condizione, vi riportiamo i sintomi più comuni, i trattamenti disponibili e i consigli sulle modifiche alla dieta per convivere meglio con il problema preservando la vostra salute.

Intolleranza al glucosio

L'intolleranza al glucosio è un termine utilizzato per indicare le condizioni metaboliche che possono alterare i livelli di glucosio nel sangue, lasciando il glucosio alto - una condizione chiamata iperglicemia.

Alcune condizioni di salute che includono l'intolleranza al glucosio sono il glucosio a digiuno alterato, la tolleranza al glucosio alterata o l'intolleranza al glucosio, il pre-diabete e il diabete di tipo 2.

Il glucosio è uno zucchero semplice che costituisce la principale fonte di energia per il nostro organismo. Il glucosio è quindi una fonte di energia rapida e, in sua assenza, l'organismo deve ricorrere alle scorte energetiche immagazzinate sotto forma di grasso o di massa muscolare.

Sebbene sia interessante per la perdita di peso, non è sempre la più praticabile. Nei momenti in cui abbiamo bisogno di alti livelli di energia, il glucosio è senza dubbio la fonte di energia più rapida. Inoltre, la restrizione dei carboidrati che forniscono glucosio all'organismo può causare l'accumulo di chetoni acidi nel corpo derivanti dalla scomposizione dei grassi, che possono causare diversi sintomispiacevoli, comprese complicazioni gravi come svenimenti e coma.

Nelle persone sane, i livelli di glucosio nel sangue sono regolati dagli ormoni insulina e glucagone. Durante il digiuno notturno, ad esempio, il glucosio viene prodotto dal fegato attraverso processi metabolici chiamati glicogenolisi e gluconeogenesi. Non appena ci si alimenta, questa produzione da parte del fegato viene soppressa a causa di un aumento della concentrazione di insulina e di una riduzione dellaconcentrazione di glucagone.

Tuttavia, alcune persone non hanno cellule beta normalmente funzionanti nel fegato, per cui la secrezione di insulina non è in grado di mantenere i livelli di glucosio regolati, portando all'intolleranza al glucosio. In altre parole, le cellule beta non riescono a rilevare e a rispondere alle variazioni dei livelli di glucosio nel sangue.

Secondo una pubblicazione del 2018 della rivista StatPearls La causa dell'intolleranza al glucosio non è ancora nota, ma gli specialisti sono concordi nell'affermare che esiste una relazione tra fattori genetici che, se combinati con uno stile di vita sedentario e abitudini alimentari scorrette, possono danneggiare la funzione dell'insulina, il principale fattore responsabile della regolazione del metabolismo del glucosio nell'organismo.

Sintomi

I sintomi più comuni dell'intolleranza al glucosio possono includere 1 o più dei segni indicati di seguito:

• Sonnolenza;
• Estrema stanchezza;
• Secchezza delle fauci;
• Stanchezza;
• Mal di testa;
• Visione offuscata;
• Crampo muscolare;
• Irritabilità;
• Perdita o aumento di peso;
• Minzione frequente;
• Fame eccessiva;
• Formicolio agli arti, come braccia e gambe;
• Perdita di massa muscolare;
• Sete eccessiva.

Test

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'intolleranza al glucosio è definita da:

• Livello di glucosio nel sangue a digiuno superiore a 6,0 millimoli per litro;
• Livello di glucosio nel sangue superiore a 7,8 millimoli per litro dopo aver consumato 75 grammi di glucosio.

Esiste più di un test che può essere utilizzato per determinare se un paziente ha un'intolleranza al glucosio. I test riportati di seguito aiutano a identificare le anomalie del metabolismo del glucosio prima che diventino un problema di salute più serio.

- Glicemia a digiuno o glucosio

Questo test viene eseguito prelevando un campione di sangue dal paziente dopo un digiuno di 8 ore.

Quando i valori osservati sono compresi tra 100 e 125 milligrammi per decilitro di sangue, la persona ha una glicemia a digiuno alterata, mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che l'intervallo sia compreso tra 110 e 125 milligrammi per decilitro, che equivalgono rispettivamente a 6,1 e 6,9 millimoli per litro.

Affinché venga diagnosticato il diabete, il valore della glicemia deve essere uguale o superiore a 126 milligrammi per decilitro.

- Test di tolleranza al glucosio orale di 2 ore

Il livello di glucosio nel sangue viene misurato prima e 2 ore dopo aver ingerito 75 grammi di glucosio. L'intolleranza al glucosio viene identificata quando il campione di 2 ore mostra un livello di glucosio compreso tra 140 e 199 milligrammi per decilitro (equivalenti a 7,8-11,0 millimoli per litro). Il diabete, invece, può essere diagnosticato se il valore riscontrato è uguale o superiore a 200 milligrammi per decilitro.

Si ottengono risultati più accurati quando il paziente consuma una dieta con almeno 150 grammi di carboidrati al giorno per 3-5 giorni prima del test. Inoltre, è importante non utilizzare farmaci che possono influenzare la tolleranza al glucosio, come ad esempio diuretici e steroidi.

- Emoglobina A1c

Questo test misura il livello medio di glucosio nel sangue negli ultimi 2 o 3 mesi. Le persone che hanno un valore compreso tra il 5,7% e il 6,4% (equivalente a 39 e 47 millimoli per mol di sangue) sono a maggior rischio di sviluppare il diabete. Per rilevare il diabete, il paziente deve avere un valore pari o superiore al 6,5% o 48 millimoli per mol.

Trattamento

L'intolleranza al glucosio aumenta il rischio di sviluppare il diabete e altre complicazioni per la salute, quindi il trattamento consiste anche in misure preventive per evitarlo.

I fattori principali citati quando si parla di prevenzione o addirittura di trattamento del diabete riguardano la modifica della dieta e dell'esercizio fisico.

Questo tipo di cambiamento dello stile di vita migliora la sensibilità all'insulina e favorisce la funzione delle cellule beta, essenziale per il controllo dell'intolleranza al glucosio. Diversi studi dimostrano che queste misure preventive prevengono effettivamente lo sviluppo del diabete di tipo 2.

- Attività fisica

L'esercizio fisico dovrebbe comprendere attività di intensità moderata, come camminate o jogging, per almeno 150 minuti alla settimana. La frequenza minima raccomandata è di 3 volte alla settimana.

- Dieta

Per quanto riguarda la dieta, è molto importante diminuire l'apporto calorico, soprattutto per i soggetti che sono ad alto rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

I grassi possono e devono essere consumati, ma è necessario optare per tipi di grassi più sani, come ad esempio i grassi monoinsaturi, ed evitare di consumare grandi quantità di grassi saturi. È inoltre importante consumare frutta, noci, verdura, alimenti integrali e fibre, ma è importante moderare l'assunzione di frutta, poiché anche lo zucchero naturale può influenzare il metabolismo.di glucosio.

Tra gli alimenti da evitare ci sono le bevande zuccherate, lo zucchero, il sale e la carne rossa, che sono associati a un maggior rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Anche evitare l'alcol e il tabacco può essere necessario e previene altri problemi di salute.

- Rimedi

Nei casi in cui viene diagnosticato il diabete, può essere necessario ricorrere a farmaci antidiabetici prescritti dal medico, abbinati a uno stile di vita più sano. Il farmaco più comunemente prescritto dai medici è la metformina, ma esistono diverse altre classi di farmaci che possono essere utilizzate a seconda dei casi.

Altri consigli per mantenere livelli adeguati di glucosio nel sangue

Sebbene l'intolleranza al glucosio sia una condizione che aumenta il rischio di diabete in futuro, cambiamenti relativamente semplici nella dieta e nello stile di vita possono aiutare a prevenire le complicazioni della salute.

- Controllare lo stress

Le persone con alti livelli di stress producono più cortisolo del normale. Alti livelli di cortisolo aumentano la produzione di insulina e favoriscono l'insulino-resistenza. Inoltre, molte persone mangiano di più quando sono stressate e spesso optano per alimenti ricchi di carboidrati che possono peggiorare ulteriormente il metabolismo del glucosio.

È quindi importante alleviare lo stress quando si presenta per evitare che influisca sui livelli di glucosio nel sangue. Praticare attività fisiche come lo yoga e il pilates aiuta a ridurre lo stress quotidiano. Inoltre, pratiche come la meditazione e la respirazione profonda aiutano a controllare lo stress.

- Dormire bene

Il sonno è essenziale per il riposo dell'organismo e per la regolazione delle funzioni cerebrali. È durante il sonno che l'organismo brucia più calorie e riduce i livelli di cortisolo che, se elevati, possono influenzare negativamente il metabolismo del glucosio.

L'ideale sarebbe dormire dalle 7 alle 8 ore al giorno perché tutto funzioni bene.

- Prendersi cura della salute in generale

Sottoporsi a controlli di routine per monitorare la propria salute, anche quando si pensa che tutto vada bene. Alcune condizioni di salute possono essere silenziose ed è importante sottoporsi a controlli di routine per identificare i problemi nelle fasi iniziali, quando sono più facili da trattare.

È molto più facile trattare e controllare un'intolleranza al glucosio che curare il diabete, per esempio. Non ignorate i segnali del vostro corpo che sembrano non essere gravi e fatevi controllare ogni anno.

Fonti e riferimenti aggiuntivi:

• //www.nhs.uk/conditions/food-intolerance/
• //www.mayoclinic.org/tests-procedures/glucose-tolerance-test/about/pac-20394296
• //www.diabetes.co.uk/glucose-intolerance.html
• //www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK499910/

Vi è stata diagnosticata un'intolleranza al glucosio? Avete mai sentito parlare di questa condizione di salute? Che tipo di trattamento vi ha dato il vostro medico? Commentate qui sotto!